Tab Article
Tra storia, ricette e colori: analisi dei cambiamenti che hanno inciso nel modo di alimentarsi. Nei sistemi agroalimentari locali, la consuetudine di condurre un orto con modalità non professionali ha sempre agito significativamente sul sistema economico del Friuli Venezia Giulia. La regione ha sempre coniugato le diverse abitudini alimentari dei numerosi popoli che si avvicendarono in passato determinando il patrimonio culinario friulano. Dalla rapa e zucca ereditate dal periodo romano, agli orti dei monasteri, si sviluppava la cosiddetta economia "curtense". Terra di confine, dalle genti slave e austriache venne appresa la coltivazione di cavoli, rafano, verze, rape e porri. Gli "orti di guerra" venivano custoditi gelosamente per la sopravvivenza durante il secondo conflitto mondiale. Passati alla "fase industriale" delle coltivazioni con sementi ibride che hanno livellato la varietà dei prodotti, oggi si torna al concetto del "chilometro zero" e il recupero di "archeocolture" determinando nuovi stili di vita e consumo.